Nella società attuale vi è un continuo susseguirsi di informazioni relative a orari dei treni, prezzi del mercato o dei prodotti, tempi e produttività di un impianto produttivo, consumi energetici da analizzare, notizie sportive o di cronaca… e così via…
In alcuni frangenti diventa essenziale avere degli strumenti di catalogazione e archiviazione per tutte le informazioni utili.
Proprio per questo e proprio per individuare gli strumenti più idonei, è importante anche capire il concetto di dato e di informazione.
Il dato di per se è un numero, un testo, un segnale video o audio; si tratta di una semplice segnalazione che ha sicuramente un valore proprio, ma può assumere significati differenti a seconda del contesto in cui si trova.
Per esempio il numero 100 può suscitare una sensazione di calore se parliamo di gradi centigradi, di tempi lunghi se parliamo di giorni, o di una dimensione ben precisa se parliamo di millimetri o kilometri, di più o meno piacere se si tratta di un’entrata piuttosto che un uscita di denaro.
Il suono di una sirena da solo suscita solo fastidio, ma se siamo per strada è un segnale ben preciso e sappiamo di dover dare la precedenza, se siamo in un ambiente chiuso sappiamo che si tratta di un allarme e quindi ci dobbiamo allontanare dal pericolo.
Ecco quindi che l’informazione è il dato nel suo contesto.
La memorizzazione-archiviazione del dato, deve quindi essere attentamente valutata e attribuita a un suo contesto, e quindi organizzata;
è importante saper valutare il database e conoscerne i concetti di base, così che i dati memorizzati possano poi essere analizzati in informazioni vere, e in grado di offrirci i dovuti vantaggi.
Roberto 🙂